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Stretta Covid, la Puglia è "rossa": tutte le regole da seguire

Scattano da lunedì 15 marzo le restrizioni per le zone rosse che si protrarranno sino al 6 aprile. La Puglia, che in un primo momento sarebbe dovuta essere configurata tra le regioni in fascia arancione, dopo l’invio dei dati relativi al contagio che ha compromesso in modo serio l’indice RT, è passata direttamente in zona rossa. Il ministro della salute Roberto Speranza, sentiti i presidenti di regione, l’Organo Superiore di Sanità e il Comitato Tecnico Scientifico, nella tarda serata di ieri ha emanato un provvedimento restrittivo per nove regioni tra cui la Puglia che si configura nelle zone a più alto rischio contagio.

Nelle ore immediatamente precedenti il governatore Michele Emiliano aveva annunciato che laddove la Puglia fosse passata in zona arancione avrebbe emesso una nuova ordinanza da zona rossa per le province di Bari e Taranto in cui si era registrato il più alto numero di contagi. Alla notizia del nuovo provvedimento restrittivo è scattata una sorta di psicosi di massa, quando invece vi è una transazione più ordinata. Per tale motivo il Ministero della Salute ha diramato un vademecum sulle azioni da svolgere e quali invece sono espressamente vietate in una situazione di estremo pericolo come questa. In particolare perla Puglia dal 10 marzo al 6 aprile su tutto il territorio regionale:

  • Divieto di stazionare con persone non conviventi o non appartenenti al proprio nucleo familiare nei pressi degli istituti scolastici, nelle piazze, nelle pubbliche vie, lungomare e belvedere, se non per usufruire di servizi essenziali, fatta salva la possibilità da parte dei Sindaci, di valutare, in caso di rischio di assembramento, la chiusura di piazze o vie per l’intera giornata o alcune fasce orarie;
  • Dalle 18 di giorni festivi e prefestivi, divieto di asporto di bevande da attività autorizzate alla somministrazione e distributori automatici h24;
  • Dalle 18 divieto di asporto dai bar;
  • Resta l’obbligo di indossare la mascherina all’esterno e all’interno dei locali, salvo il tempo della consumazione; e per i locali di esporre all’ingresso un cartello che indichi il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente; resta fortemente raccomandata la consegna a domicilio di alimenti e bevande.
  • Il coprifuoco resterà invariato tra le 22 e le 5, salvo motivi di lavoro, di salute o urgenze, da giustificare con l'autocertificazione.
  • Rimane in vigore il divieto di spostamento tra le regioni in zona rossa e al loro interno (tra comuni). È possibile spostarsi dal comune di residenza solo per motivi di lavoro, di salute o per urgenze. In questo caso, gli spostamenti vanno giustificati con l'autocertificazione.
  • In tutte le regioni di entrambe le fasce rossa e arancione sono chiuse palestre e piscine. Nella zona rossa sono sospese l'attività sportiva di base e l'attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Non sono consentiti gli sport di contatto e sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. È consentito svolgere attività motoria in forma individuale, nel rispetto del distanziamento, nei pressi della propria abitazione. È permesso svolgere all’aperto e a livello individuale allenamenti. Per gli sport di squadra, gli allenamenti potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento.
  • Dal 12 marzo al 6 aprile, per le province di Bari e Taranto: sospensione dell’attività didattica in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, salvo attività laboratoriali o per rispondere alle esigenze di alunni e alunne con bisogni educativi speciali.

Per le attività commerciali salvo che il fatto non costituisca altro reato, il mancato rispetto delle misure è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3mila euro. Se la violazione è commessa nell’esercizio di una attività di impresa, si applica anche la sanzione accessoria della chiusura dell’attività da 5 a 30 giorni. Anche per i cittadini sono previste sanzioni da 400 a 3mila euro e la denuncia penale per i reati di omicidio colposo che contempla la condanna fino a 21 anni di reclusione. Pene anche per chi falsifica l’autocertificazione (fino a 6 anni di reclusione). A seguito dell’ultima riunione del Comitato Provinciale per L’Ordine e la Sicurezza Pubblica organizzato dal Prefetto di Bari S.E. Bellomo, vi sarà un inasprimento dei controlli su tutto il territorio provinciale.     

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